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Visualizzazione dei post da febbraio, 2012

Programma 101

Il MuPIn ha da oggi a disposizione una seconda Olivetti Programma 101 completa di manuali Presto il resoconto dettagliato del recupero.

APPLE MACINTOSH CLASSIC

Anno: 1990 CPU: Motorola 68000 a 8 MHz (32 bit) Sistema operativo: System 6.0.7 Possedeva un floppy da 3,5”, un hard disk da 40 MB ed un monitor incorporato monocromatico, da 9”. La RAM è da 1 MB espandibile fino a 4 MB, mentre la ROM è da 512 KB. La rete è di tipo AppleTalk mentre le connessioni con le altre periferiche erano di tipo ADB o SCSI. In totale pesava circa 7,26 Kg. Curiosità Il floppy poteva leggere e scrivere su dischi formattati sia per il sistema operativo Apple che per MS-DOS, OS/2 e ProDOS.

IBM S/36 5362

Anno: 1983 CPU: 2 processori ad 8 bit Sistema operativo: SSP Ha 128 KB di RAM ed un hard disk da 30 MB ma poteva supportare fino a 7MB di RAM ed avere 1478 MB di hard disk. Il modello specifico veniva venduto con disco dai 30 MB ai 60 MB. Il pannello frontale ha un display ho 4 led esadecimali. E’ fornito da un floppy da 8” ed il suo peso è solamente di 68 KG. Il sistema operativo SSP (System Support Program) era adatto alla multiprogrammazione ed all’uso di più processori. È la versione entry level del System/36 della IBM e costava ventimila dollari ($ 20000). Negli anni è stato sostituito dall’AS/400, altra macchina IBM di questa fascia.

COMMODORE PET 3032

Anno: 1979 CPU: MOS 6502 a 1 MHz (8 bit) Fornito, in questa versione di 14 KB di ROM, poteva avere 8, 16 o 32 KB di RAM. Aveva incorporato il Commodore Basic nella versione 3 ed un monitor a fosfori verdi. Come unità di memoria per il salvataggio dei dati, usava dei dischi esterni oppure poteva esservi collegato un mangianastri audio. È il successore del Commodore PET, facendo parte della linea professionale della famosa casa americana. A dispetto, comunque, del suo precedente, aveva una tastiera standard. Particolare di nota di questa linea è la forma monolitica.

TANDY RADIO SHACK TRS 80 PC-1

Anno: 1980 CPU: SC43177 O SC43178 (8 bit) Sistema operativo: BASIC Era venduto con due espansioni differenti, una permetteva l’interfacciamento con delle cassette magnetiche, mentre, l’altra permetteva sia l’interfacciamento con le cassette magnetiche sia la stampa per mezzo di una piccola stampante dot-matrix (matrice di punti). Pesa 170 Gr. Curiosità È la versione distribuita negli U.S.A. dello Sharp PC-1211.
Avviso ai naviganti   Le prenotazioni termineranno il giorno 19 febbraio. Invitiamo tutti gli interessati che hanno postato su questo evento o in altre sezioni a contattarci al seguente indirizzo e-mail o o telefonando ai numeri sotto elencati, indicando il numero esatto di persone per cui s'intende prenotare. La cena viene venticinque (25) euro. Grazie della collaborazione! Indirizzo e-mail: info@mupin.it Mobile Vodafone: +39 348 5930067 Mobile TIM: +39 366 5420441  Il menù Appetitizer - Focaccine e pizzette Antipasti - Crostini con peperoni, olive e capperi - Crema di formaggio e champignons Primi - Lasagne vegane (senza prodotti di origine animale) - Risotto ai carciofi Secondo e contorno - Rolatine di tacchino con patate al forno - Sformatini di verdure Dolci - Torta al ciccolato fondente - Panna cotta ai frutti di bosco Bevande - Acqua - Vino biologico - Caffè - Tisane Intrattenimento La cena verrà arricchita da: - esposi

L'unione fa la forza

Come portare su a forza di braccia un  prezioso AS/400 da uno scantinato.

BELL PUNCH PLUS 509/S

Costruttore: Bell Punch Categoria: Calcolatrice meccanica Origine: Regno Unito Anno: 1958 CPU: non applicabile Sistema operativo: non applicabile In vero, addizionatrice, funziona a denti mobili con immissione de numeri a tasti, i quali erano disposti in colonne. Questo modello veniva usato per il calcolo delle sterline, pertant non aveva bisogno delle colonne piene. La società che produceva queste addizionatrici era  la London Computetor Corporation, società creata apposta dalla Bell Punch. Venne poi rinominata in Sumlock Limited nel 1950.

Giovani Collezionisti 2011: visita di Marco Marinacci

L'evento, organizzato per la chiusura della mostra di Palazzo Madama , si è dimostrato essere un evento particolarmente piacevole, infatti ci è giunta la conferma che sarebbe stata prolungata di una settimana. Il 27 gennaio è venuto a trovarci appositamente da Roma, Marco Marinacci, coordinatore, prima, di Micro e Personal Computer e direttore, poi, di MC Microcomputer. Ci sentiamo in dovere di ringraziare per la collaborazione lo staff del museo. In particolar modo, la direttrice, la Dott.ssa Enrica Pagella, che, abbiamo avuto l'onore ci facesse da guida all'interno dello stesso per una visita personalizzata. Marco è venuto a trovarci per autografare i primi numeri delle due riviste sopra citate ed esposti nel museo. Dopo gli autografi e la visita si è andati a prendere un aperitivo e, successivamente, a cena in un locale limitrofo. Per finire la serata siamo passati in sede e abbiamo continuato ancora con una bella chiacchierata sulla nostra associazione e s

Salvataggio in montagna

Il nostro prode team di recupero alpino ha salvato dalla tormenta un As/400, materiale relativo ai PS/2, uno scatolone pieno di chip per riparare C64, uno scatolone di pacchetti software vecchi (Paradox,Word,Foxpro), manuali dei primi pc IBM (PC/XT/AT) e i cd del OS dell' AS/400.

OLIVETTI M 10

Anno: 1983 CPU: Intel 80C85 a 3 MHz (8 bit) Sistema operativo: Microsoft BASIC È uno dei primi personal computer portatili. Il display a cristalli liquidi da 8 linee di 40 caratteri ed un pacchetto  di software residente (BASIC, elaboratore testi, foglio elettronico, agenda e programma di comunicazione) decretarono il successo commerciale della macchina. La RAM, da 8 KB è espandibile grazie a quattro slot così da portarla a 32 KB. Il computer pesa circa 2 Kg. Curiosità Il computer si basa su d’un progetto della Kyocera  Corporation, società giapponese, ed è simile al Tandy 100 ed al NEC PC-8201 e Kyotronic KC-85. “L’ufficio da viaggio … perché M10 non solo produce, elabora, stampa e memorizza dati, testi e disegni, ma è anche capace di collegarsi via telefono per spedire o ricevere informazioni” (da un annuncio pubblicitario dell’epoca).

Love at first byte

Espressamente richiesta la prenotazione con caparra perché ci facciamo riservare un locale e se non si sarà più che sicuri di quanti ospiti ci saranno potrebbe sorgere qualche problema.

Giovani Collezionisti 2011

In data 8 novembre 2011 si è tenuta presso il Museo d'Arti Antiche di Torino, il cosiddetto Palazzo Madama , la premiazione del concorso "Giovani Collezionisti" indetto dalla Fondazione Torino Musei. Elìa Bellussi, presidente della nostra associazione si è classificato terzo. Alla cerimonia di premiazione erano presenti i membri della giuria: Vincenzo Simone, dirigente del Settore Istruzione della Città di Torino Cristina Maritano, conservatore per le Arti decorative di Palazzo Madama Francesco Malaguzzi, collezionista e studioso di legature Gabriella Ferrero, collezionista Erika Zacchello, vincitrice del premio “Giovani collezionisti” 2009 Erano, inoltre, presenti: Enrica Pagella, direttore di Palazzo Madama-Museo Civico d’Arte Antica Anna La Ferla, responsabile dei Servizi Educativi di Palazzo Madama. A seguito della cerimonia di premiazione l'inaugurazione della mostra sulle collezioni vincitrici. In tale occasione è stato possibile visitare,

Esposizione nella nostra sede

Una saletta della sede del MuPIn è ora dedicata ad esporre una selezione di pezzi. Visitabile su appuntamento.

Olivetti Divisumma 24

      Anno 1956   Nel 1956, con la produzione della Divisumma 24, forse il progetto più importante di N. Capellaro, l'Olivetti raggiunge uno straordinario successo commerciale a livello mondiale. La macchina, completamente nuova nella sua impostazione, costituita da un complesso insieme di cinematismi, ha anche una memoria per la moltiplicazione. ll prezzo di vendita e circa dieci volte il costo di produzione. La macchina è esposta al MOMA (The Museum of Modern Art) di New York nella sezione Architettura e Design.

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Sostienici La Storia del Computer è la storia della modernità. Il mondo dell’Informatica ha plasmato e sta plasmando tutt’ora l’evoluzione tecnologica e lo stile di vita nel nostro mondo. Grazie ad essa si sono potute scoprire nuove medicine, lanciare nello spazio razzi e shuttle, decodificare il genoma umano ma anche gestire milioni di transazioni dei conti bancari, le prenotazioni aeroportuali, i dati anagrafici e pure intrattenersi. Riteniamo doveroso, pertanto, fermarci un attimo e pensare a quanto ci ha dato l’Informatica e, con essa, coloro che hanno contribuito alla sua evoluzione: i tecnici, i fisici, gli ingegneri, i filosofi, i matematici. Con questo museo ed in particolare, con questo sito, vogliamo ripercorrere, seppure in piccolo, una parte di questa storia. Spesso, parlando con la gente, cerchiamo di fare capire com’è nata in noi questa passione e non è facile riuscire a spiegarsi con successo. Sorgono problemi inerenti la "modernità" di tale scienza